Emergenza cinghiali a Cassino: “Ora un tavolo con sindaci e associazioni venatorie e del mondo ambientalista”. A chiederlo, attraverso il suo delegato Renato Antonucci, è l’Annu Lazio.
“C’è bisogno sì di un tavolo, ma con la presenza di più Sindaci delle varie zone al quale siano invitati a partecipare anche rappresentanti di tutte le Associazioni interessate, sia esse ambientali, agricole e venatorie.
Non è poi – spiega Antonucci – con la cattura dei cinghiali stessi e il posizionamento in recinti diversi che si risolve il problema del soprannumero, né tantomeno lo spostamento in altre zone. Occorre immediatamente adottate misure straordinarie, come:
l’anticipo della caccia al cinghiale almeno al 1°Ottobre e secondo l’orario stabilito dal calendario venatorio;
l’aumento delle giornate di caccia in via straordinaria da 3 a 5 giorni alla settimana;
la possibilità dell’abbattimento della specie cinghiale fino alla fine di Febbraio 2022”.
Occorre anche approvare una riforma strutturale con modifiche importanti che garantiscano un effettivo risparmio di svariati milioni di euro da utilizzare a titolo di risarcimento dei danni subiti sia dalle aziende agricole, dalle aziende faunistiche e venatorie e Z.A.C.”.